Collane@UniTo offre una piattaforma per la pubblicazione online di Collane di Testi o singole monografie Open Access per i Dipartimenti o i Centri di Ricerca dell’Università di Torino.

  • alla collana può essere associato un numero di ISSN (International Serial Standard Number). L’assegnazione è divenuta a pagamento da qualche anno (intorno ai 30-50 euro), è sufficiente fare richiesta all’ufficio italiano ISSN, presso il CNR a Roma;
  • ogni volume può essere dotato di ISBN (International Standard Book Number), purché il frontespizio rechi la dicitura Università degli studi di Torino, che è il nostro marchio registrato. L’assegnazione è gratuita, OCCORRE COMPILARE CON ATTENZIONE IL FORM ONLINE
  • a ogni volume va associata la Licenza Creative Commons preferita (suggerita: CC BY);
  • il software utilizzato è Omeka, che viene illustrato agli interessati in una breve sessione informativa;
  • i volumi possono essere pubblicati a stampa in virtù di accordi con editori. Alcuni editori di Torino e di Milano hanno già avviato una fattiva collaborazione con l’Università di Torino.

Le redazioni o gli autori possono scaricare Come pubblicare su Collane@UniTo, con tutte le informazioni pratiche.

Chi fosse interessato al servizio può contattare openscience@unito.it.

Novità

Tradurre Dalle esperienze teoriche alle pratiche editoriali

«Inizierò da Kipling, che mi ha iniziato ai misteri della giungla e della traduzione», scrive Ottavio Fatica. È in questa giungla – fatta di scelte, intuizioni, rischi e invenzioni – che si muovono i contributi raccolti in questo secondo numero dei quaderni di ri.tra. Il volume indaga la traduzione come esperienza viva, dove la riflessione teorica incontra la pratica editoriale e la parola si misura con la storia, con la voce dell’altro, con la forma stessa del pensiero. Dal Rinascimento all’extrême contemporain, i saggi tracciano un percorso tra Francia e Italia che attraversa epoche, poetiche e linguaggi: dalle prime riflessioni sull’autorialità del traduttore alla riscrittura di testi letterari e scientifici, fino alle questioni etiche e culturali che la traduzione solleva oggi. Il volume si propone così come un laboratorio di teoria e di prassi, uno spazio di confronto fra lingue e saperi in cui la traduzione non è semplice mediazione, ma atto critico e creativo, luogo di conoscenza e di memoria condivisa. Contributi di Concetta Cavallini, Giovanna Devincenzo, Teresa Lussone, Ida Porfido, Giulia Scuro.

Ricerche sulla letteratura tradotta in Italia Una ricognizione su progetti e banche dati

Questa prima uscita dei quaderni di ri.tra documenta un ciclo di otto webinar che si è tenuto fra il febbraio e il luglio 2021 nell’ambito del progetto di ricerca LTit – Letteratura tradotta in Italia. Attraverso ventisette interventi in forma di risposta a un questionario il volume offre una panoramica ampia, per quanto non esaustiva, delle ricerche più recenti e/o ancora in atto sulle traduzioni delle letterature di lingua tedesca, svedese, norvegese, danese, inglese, francese, spagnola, portoghese, russa, neogreca, serba, ceca, ungherese e romena, con particolare attenzione alle banche dati esistenti o in corso di realizzazione. Hanno partecipato a questa ricognizione Michele Sisto, Anna Antonello, Daria Biagi, Sara Culeddu, Catia De Marco, Anna Wegener, Cinzia Scarpin, Nicola Paladin, Sara Sullam, Elisa Bolchi, Antonio Bibbò, Debora Biancheri, Tobia Zanon, Barbara Bellini, Stefania Caristia, Thea Rimini, Nancy De Benedetto, Simone Cattaneo, Elisa Alberani, Vanessa Castagna, Sara Mazzucchelli, Giulia Marcucci, Christos Bintoudis, Marija Bradaš, Tiziana D’Amico, Claudia Tatasciore, Roberto Merlo.

Corpi credenti Le religioni e il governo del corpo. Persona, fragilità, fecondità

Il presente volume raccoglie gli Atti dei primi tre incontri di un più ampio ciclo dedicato al confronto fra gli approcci bioetici e biogiuridici dei diversi ordinamenti confessionali, fra loro e rispetto alla prospettiva dell’ordinamento secolare. La chiave per una lettura unitaria delle molteplici tematiche affrontate è il corpo: sostrato dell’identità personale (I. Il corpo persona); ‘punto debole’ dove si manifesta tutta la vulnerabilità dell’umano, sfigurato dalla malattia, segnato dalla mortalità, ma anche impegnato a rielaborare le esperienze della sofferenza e della fine in vissuti di senso (II. Il corpo fragile); locus della generazione umana e delle aspettative di futuro ad essa connesse (III. Il corpo fecondo). Alla riflessione scientifica degli studiosi che si sono occupati delle diverse tematiche affrontate si affianca una sezione di Testimonianze, dedicata agli interventi di ricercatori e professionisti che si sono specificamente confrontati con la gestione pratica della diversità religiosa all’interno delle strutture ospedaliere e degli hospice, ma anche alle voci degli esponenti delle comunità religiose radicate nel territorio piemontese ed italiano.

Linee guida per la realizzazione del Bilancio POP

Il Popular Financial Reporting, noto anche come Bilancio POP, rappresenta una forma trasparente e semplificata di rendicontazione sociale progettata per facilitare la comunicazione tra enti governativi e cittadini. Questo documento delinea linee guida essenziali per la costruzione del Bilancio POP Integrato, rivolto sia agli accademici che agli operatori del settore. Ispirato da criteri fondamentali e dalla necessità di definire linee guida, il Bilancio POP si attiene a principi chiave. La struttura del documento e le indicazioni sottolineano l'integrazione dei Sei Capitali, tra cui capitale intellettuale, umano, naturale, produttivo, sociale e finanziario. I contenuti dettagliati riflettono diverse prospettive, con criteri di base per la stesura che garantiscono chiarezza. Il processo di responsabilizzazione e il cambio di paradigma nella comunicazione tra governo e cittadini sono esplorati, enfatizzando un approccio dialogico e la delineazione dei bisogni. Esempi pratici illustrano la perimetrazione dei bisogni, allineandosi al concetto di smart city e alle tecnologie che supportano la rendicontazione. Sono a[rontati gli aspetti di governance delle smart city, i contenuti caratteristici e il ruolo delle reti. Gli indicatori di performance spaziano in settori diversi come assistenza sanitaria, risorse naturali, costruzioni, istruzione, trasporti e qualità della vita, considerando esigenze personalizzate e sostenibilità. Il partenariato pubblico-privato, la crescita economica, il controllo dell'inquinamento, la gestione dei rifiuti, la qualità dell'acqua e dell'aria, e la valutazione dell'impatto sociale sono integrati nel quadro della rendicontazione. Il documento sottolinea l'importanza di considerare tutti gli impatti, l'approvazione da parte degli organi di governo e la certificazione da parte di terze parti del sistema di raccolta e rappresentazione delle informazioni. In definitiva, il Bilancio POP cerca di fornire una panoramica sintetica e facilmente comprensibile delle attività dell'amministrazione pubblica, rivolgendosi a un vasto pubblico, tra cui cittadini, politici, dipendenti del settore pubblico, media e gruppi comunitari.

Dieci anni dalla parte dei diritti La Garante dei diritti delle persone private della libertà personale della Città di Torino

Il volume presenta i risultati di una ricerca sull’attività della Garante dei diritti delle persone private della libertà della Città di Torino nei dieci anni del suo mandato (2015-2025). L’indagine, avviata su iniziativa della stessa Garante, ha avuto l’obiettivo di ricostruire le buone pratiche e le traiettorie evolutive del suo operato, mettendo al contempo in evidenza i mutamenti del contesto in cui essa si è trovata ad agire. Alla sua realizzazione hanno contribuito docenti e ricercatrici di sociologia del diritto del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Torino, insieme ad alcune studentesse della Clinica Legale Carcere, diritti fondamentali e vulnerabilità sociale, in un percorso che ha integrato ricerca, didattica e Terza Missione dell’Università. La pubblicazione include anche i risultati di una valutazione di impatto – condotta con metodi quali-quantitativi – dell’operato della Garante comunale che apre la riflessione sull’importanza di promuovere studi, oggi ancora poco diffusi, capaci di rilevare e misurare gli effetti prodotti da tale figura nell’ambito della tutela e dell’accesso ai diritti delle persone private della libertà personale.