Collane@UniTo offre una piattaforma per la pubblicazione online di Collane di Testi o singole monografie Open Access per i Dipartimenti o i Centri di Ricerca dell’Università di Torino.

  • alla collana può essere associato un numero di ISSN (International Serial Standard Number). L’assegnazione è divenuta a pagamento da qualche anno (intorno ai 30-50 euro), è sufficiente fare richiesta all’ufficio italiano ISSN, presso il CNR a Roma;
  • ogni volume può essere dotato di ISBN (International Standard Book Number), purché il frontespizio rechi la dicitura Università degli studi di Torino, che è il nostro marchio registrato. L’assegnazione è gratuita, OCCORRE COMPILARE CON ATTENZIONE IL FORM ONLINE
  • a ogni volume va associata la Licenza Creative Commons preferita (suggerita: CC BY);
  • il software utilizzato è Omeka, che viene illustrato agli interessati in una breve sessione informativa;
  • i volumi possono essere pubblicati a stampa in virtù di accordi con editori. Alcuni editori di Torino e di Milano hanno già avviato una fattiva collaborazione con l’Università di Torino.

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Novità

La gestione e il riuso delle chiese cattoliche in una prospettiva comparata. Un’indagine tra Belgio, Francia e Italia

La riflessione sui temi della gestione e del riuso degli edifici di culto, già avviata in una precedente monografia, giunge a compimento in questo volume mediante l’approfondimento delle esperienze di Belgio e Francia. Questi Paesi, seppur di antica tradizione cattolica, sono oggetto da decenni di un processo di secolarizzazione avanzata. La comparazione con l’Italia ha inteso indagare come i diversi sistemi di relazione tra Stato e confessioni religiose e la molteplicità di normative coinvolte incidano rispetto all'emanazione dei decreti di dimissione ex can. 1222 § 2 e all'attuazione di ipotesi di riuso o di uso misto nello spazio o nel tempo. Sono così individuate proposte di soluzione per il contesto italiano che si ispirano alle migliori pratiche internazionali, fondate sul dialogo, sulla collaborazione e sulla partecipazione.

Fenomeni migratori, famiglie cross border e questioni di diritto successorio. Una prospettiva di genere

L’opera raccoglie i testi delle relazioni svolte nel corso del Convegno, da cui il volume stesso prende il nome, tenutosi presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Torino l’11 aprile 2024, e che ha visto confrontarsi numerosi studiosi e studiose, appartenenti a diversi settori scientifico-disciplinari, su un tema di grande attualità, quale è la rilevanza giuridica dei fenomeni migratori negli ordinamenti nazionali.

La scelta dell'Università. Chi e perché si iscrive a UniTo

Il working paper presenta i principali risultati di un’indagine con questiona rio che ha coinvolto le matricole dell’Università degli Studi di Torino per l’anno accademico 2022/2023. Il questionario è stato compilato da un totale di 22.841 persone. Nello specifico, le nuove iscrizioni comprendono 14.906 matricole ai corsi di laurea triennale, 2.108 alle lauree magistrali a ciclo unico e 5.827 alle lauree magistrali. Circa il 60% delle matricole è di genere femminile. Dopo un’accurata pulizia dei dati, è stato selezionato un campione di 15.570 casi, su cui si concentrano le analisi di questo rapporto. Una particolare attenzione è stata riservata ai dati delle matricole del dipartimento Culture, Politica e Società. Tra i risultati più rilevanti emersi dall’analisi vi è una significativa differenza di genere nei percorsi di studio: il 77% delle studentesse proviene dall’istruzione liceale, rispetto al 63% degli studenti maschi. Tra i maschi, la maggioranza ha conseguito il diploma di maturità scientifica (41% contro il 25% delle femmine) o un diploma di istruzione tecnica, settore tecnologico (17% contro appena il 3% delle femmine). Il percorso scolastico pregresso, che risulta a sua volta associato allo status socio-economico delle famiglie, condiziona in parte la scelta del corso di laurea, limitando la partecipazione femminile in alcune categorie di corsi di laurea delle discipline STEM. Al contrario, si osserva un forte squilibrio di genere nei corsi di laurea in ambiti come educazione, formazione e servizi sociali e socio-sanitari, caratterizzati da una scarsa partecipazione maschile. Tra i fattori più rilevanti che hanno guidato le matricole a scegliere proprio l’ateneo torinese emergono ragioni legate all’offerta di corsi di studio dell’Università di Torino, che è ritenuta attraente (il 66% è molto d’accordo con tale affermazione) e comprensiva di programmi internazionali come Erasmus, tirocini all’estero o doppie lauree (54%). Tra le altre motivazioni, che trovano consenso fra circa la metà del campione si distinguono, l’interesse per la città di Torino (50%) e l’apprezzamento dell’ateneo, valutato come capace di preparare a migliori opportunità lavorative future (47%, leggermente superiore per le matricole dei corsi magistrali a ciclo unico, a 52%), ma anche dotato di un certo prestigio (44%) e di una buona qualità dei servizi e delle strutture (rispettivamente 44% e 45%, che sale al 50% e 52% fra le matricole delle magistrali a ciclo unico).

L’istruttoria nel procedimento amministrativo Prospettive di acquisizione digitale della conoscenza

Da sempre, si è visto, l’attività conoscitiva è momento imprescindibile per l’esercizio delle funzioni della Repubblica, ma l’interesse scientifico per il tema si ritiene rinnovato in ragione degli strumenti tecnologici che modificano la capacità conoscitiva delle Istituzioni, poiché consentono un accesso al fatto capace di avvicinare alla comprensione della complessità informativa, con individuazione di relazioni tra una pluralità di fatti, che si presentano come nuove, precedentemente sconosciute, talvolta inattese. Seppur l’interesse scientifico verso l’attività conoscitiva della pubblica amministrazione è certo risalente (F. LEVI, 1967), esso riceve nuovo vigore dalle interazioni con le tecnologie, che consentono di valorizzare i fatti acquisiti e provati tanto da mezzi documentali quanto da presunzioni (relative) e da prove costituende, con un inevitabile ripensamento dello svolgersi delle attività proprie della fase istruttoria.