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Questio de aqua et terra
Il volume presenta una nuova edizione del testo originale e una traduzione italiana della Questio de aqua et terra di Dante Alighieri, discussa a Verona nel 1320. Nell’apparato introduttivo e nel commento al testo, vengono ricostruiti il contesto storico della quaestio alla luce dei dibattiti sulla natura degli elementi e la cosmologia aristotelica, le discussioni storiografiche dell’opera nella storia della scienza e della filosofia, e la fortuna del testo nelle sue edizioni a partire dal XVI secolo.
This volume offers a new edition of the original text and an Italian translation of Dante Alighieri’s Questio de aqua et terra, discussed in Verona in 1320. The introductory apparatus and the textual commentary reconstruct the historical context of the quaestio (in the light of the debates on the nature of the elements and Aristotelian cosmology), its discussions in the historiography of science and philosophy, and the fortune of the text in its editions from the sixteenth century onwards.
This volume offers a new edition of the original text and an Italian translation of Dante Alighieri’s Questio de aqua et terra, discussed in Verona in 1320. The introductory apparatus and the textual commentary reconstruct the historical context of the quaestio (in the light of the debates on the nature of the elements and Aristotelian cosmology), its discussions in the historiography of science and philosophy, and the fortune of the text in its editions from the sixteenth century onwards.
Insegnamento e Apprendimento della Matematica e della Fisica nel Periodo post Pandemia Atti del XI Convegno Nazionale di Didattica della Fisica e della Matematica 2023, DI.FI.MA
Il XI Convegno Nazionale di Didattica della Fisica e della Matematica, svoltosi a Torino nei giorni 11-13 ottobre 2023, ha avuto come focus principale la riflessione sulle condizioni di insegnamento e apprendimento dopo la fase di pandemia, avviando una riflessione e condivisione di ciò che l’esperienza della pandemia ha insegnato, ad esempio dal punto di vista dell’uso didattico delle tecnologie. Si sono cosı̀ evidenziate prospettive di sviluppo e di innovazione didattica.
Come di tradizione, la terza giornata è stata dedicata al GeoGebra Day.
Nelle sessioni plenarie si sono affrontati i diversi approcci epistemologici e didattici delle discipline STEM (“Un punto di vista embodied alle discipline stem nel dialogo tra didattica della fisica e didattica della matematica: sensuous cognition e pensiero immaginativo-figurativo”, “Trovare un ordine nel disordine: breve guida allo studio dei sistemi complessi” ), nonché aspetti più prettamente didattici (“Realtà virtuale e aumentata a scuola: strumenti e metodologie”, “La scienza dei dati e l’intelligenza artificiale in un innovativo curricolo liceale digitale e multidisciplinare”, “STEM all’aperto e online: attività con lo smartphone”).
Il Convegno ha raccolto circa 300 persone, con la partecipazione di alcune scuole provenienti da fuori della Regione Piemonte.
Nelle prime due giornate sono stati presentati rispettivamente 15 comunicazioni per Matematica, 16 per Fisica e 13 comunicazioni interdisciplinari; 13 i workshop di matematica e 5 interdisciplinari. Nel GeoGebra Day e Altre Tecnologie, dopo la sessione plenaria, sono state presentate 6 comunicazioni e altrettanti workshop.
Il Convegno continua a rappresentare un momento importante di riflessione e condivisione di esperienze didattiche estese su tutto il percorso formativo a partire dalla scuola primaria fino ad arrivare alla scuola secondaria di secondo grado.
La pubblicazione on line degli Atti è fondamentale per mettere a disposizione di un ampio pubblico tutta la ricchezza delle esperienze didattiche che vengono presentate dai partecipanti al Convegno.
Quaderni di storia dell'Università di Torino, 4
Quaderni di storia dell'Università di Torino / a cura di Angelo d'Orsi. - n. 4 (2000). - Torino : Il Segnalibro, [2000]. - X, 416 p. ; 24 cm. ((Periodicità irregolare. - Non pubblicato nel 2006 e 2007
Achille Loria
Achille Loria / a cura di Angelo d'Orsi. - Torino : Il Segnalibro, stampa 2000. - X, 445 p. ; 24 cm. ((Fa parte di Quaderni di storia dell'Università di Torino , 3
Quaderni di storia dell'Università di Torino, 2
Quaderni di storia dell'Università di Torino / a cura di Angelo d'Orsi. - n.2 (1998). - Torino : Il Segnalibro, [1998]. - 561 p. ; 24 cm. ((Periodicità irregolare. - Non pubblicato nel 2006 e 2007
Quaderni di storia dell'Università di Torino, 1
Quaderni di storia dell'Università di Torino / a cura di Angelo d'Orsi. - A.1, n.1 (1996). - Torino : il Segnalibro, 1996. - 390 p. ; 24 cm. ((Periodicità irregolare. - Non pubblicato nel 2006 e 2007
Il Diritto Comparato e la Blockchain
La monografia esamina il rapporto fra la tecnologia globale ed i diritti nazionali attraverso il caso della blockchain. Si discute, in particolare, se la «rivoluzione tecnologica» costituisca un potere sovranazionale e capace di sovvertire la configurazione tradizionale dell’ordinamento giuridico, limitandone la funzione regolatrice dei rapporti socio-economici. A tale fine, il libro introduce, nella prima parte, le nuove geografie delle reti blockchain nel quadro concettuale offerto dalla dottrina del diritto comparato, analizza i formanti del «diritto» in detti contesti (i.e. l’architettura tecnologica, il mercato, le norme sociali ed il diritto statale) e si sofferma sul «nuovo» diritto privato che è il frutto della creatività dei programmatori (i.e. persona, proprietà e contratto). Nella seconda parte, il libro delinea il rapporto fra la tecnologia globale ed i diritti nazionali (i.e. conflitto di legge) e considera alcuni degli aspetti critici di tale rapporto, quali: il riconoscimento di tale innovazione nel diritto nazionale ed europeo, i modelli nazionali di regolamentazione delle criptovalute ed il rapporto fra la figura dello smart contract ed il diritto dei contratti. Nella terza parte, il libro sviluppa un’analisi critica della tecnologia intesa alla stregua di un «diritto globale», fermando l’attenzione su alcuni dei temi fondamentali della comparazione contemporanea, quali: il ruolo poteri privati globali, l’evoluzione della lex mercatoria (nel nostro caso definita: lex mercatoria ex machina) e la funzione regolatrice del contratto nei mercati digitali. L’ultimo capitolo del libro esamina i modelli di regolazione della blockchain e, infine, delinea alcuni degli strumenti utili per affrontare le problematiche emerse e disegnare un’evoluzione della regolazione giuridica basata sul mutamento del rapporto tra diritto e tecnologia.
Regionalismo differenziato e specialità regionale: problemi e prospettive Atti del IV Convegno annuale della rivista "Diritti regionali. Rivista di diritto delle autonomie territoriali"
L’ultimo biennio ha segnato nel nostro Paese, dopo i primi tentativi di attuazione risalenti al 2003, la decisa – e forse più convinta – ripresa del tema del regionalismo differenziato di cui all’art. 116, co. 3, Cost. Questo processo trova origine in un ‘clima culturale’ persistentemente influenzato da istanze di tipo autonomistico, nonché in quello che taluni hanno definito l’«uso congiunturale» dell’autonomia da parte delle forze politiche, strumentale alle rispettive convenienze politico-elettorali del momento. La differenziazione regionale ha suscitato sin da principio l’interesse della dottrina costituzionalistica, che si è interrogata sui suoi molti nodi problematici, riconducibili a due fondamentali questioni: la prima riguarda il modello di differenziazione delineato dall’art. 116, co. 3, Cost. e la necessità di inserirlo nel sistema di rapporti tra il livello di governo centrale e quelli periferici, oltre che il possibile grado di differenziazione all’interno di una Repubblica che è, e deve essere, «una e indivisibile». La seconda questione coinvolge il nodo delle risorse e degli equilibri della finanza pubblica, in relazione al quale si contrappongono due modelli di differenziazione regionale: meramente «organizzativa», da un lato, e «competitiva» dall’altro lato, il primo dei quali appare peraltro il solo compatibile con l’assetto costituzionale vigente.
Il Volume raccoglie in particolare gli Atti del IV Convegno annuale della Rivista Diritti regionali. Rivista di diritto delle autonomie territoriali, svoltosi il 21 giugno 2019 presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Torino. Oltre alle cinque relazioni principali e all’intervento conclusivo, esso contiene gli scritti di studiosi di tutta Italia, aventi ad oggetto le seguenti macro-tematiche: “Federalismo asimmetrico e regionalismo differenziato”, “Gli ambiti materiali e i modelli della differenziazione regionale” e “Regionalismo differenziato, sistema finanziario e specialità regionale”. Il Volume intende presentarsi alla comunità scientifica come una ‘riflessione corale’ sul regionalismo differenziato.
Scritti in onore di Franco Pizzetti
I 64 contributi contenuti nei due Volumi degli Scritti in onore di Franco Pizzetti costituiscono la prova evidente dei suoi molteplici interessi scientifici e spaziano dai temi del regionalismo a quelli degli enti locali; dalla forma di governo e le riforme - istituzionali e costituzionali - al ruolo dello Stato nella regolazione anche economico-finanziaria; dalle Corti costituzionali ai diritti costituzionali; dal diritto amministrativo alla storia del diritto. Non vi è, infatti, alcuno di questi temi su cui Franco Pizzetti non abbia riflettuto e poi scritto sempre animato dall’idea che con lo scritto ci si pone inevitabilmente in dialogo con comunità diverse che costituiscono gli interlocutori naturali ed ineludibili del discorso pubblico: la comunità accademica, la società civile e quella politica.
Lezioni inedite di due corsi universitari
Fra i maggiori artefici del ‘risorgimento geometrico in Italia’, Corrado Segre offre uno degli esempi più alti del ruolo di maestro nella storia della matematica. I suoi corsi universitari sono una vera fucina di futuri ricercatori. La migliore testimonianza del suo duplice ruolo di caposcuola e di educatore è rappresentata dai 40 quaderni manoscritti in cui sviluppava con cura, ogni estate, l’argomento del corso che avrebbe tenuto nell’autunno successivo.
Emblematici sono i due quaderni che qui presentiamo, che raccolgono rispettivamente le lezioni del corso di Geometria superiore del 1890-91 e quelle del Corso di matematica che Segre tenne per quasi vent’anni alla Scuola di Magistero dell’università di Torino. Il primo, dedicato alla geometria sulla curva algebrica, costituisce la base della sua fondamentale memoria del 1894, Introduzione alla geometria sopra un ente algebrico semplicemente infinito, che, come scrive l’allievo Francesco Severi, contiene ‘le radici’ della geometria algebrica italiana. Nel secondo, Segre, partendo da alcune considerazioni sulla natura della matematica, sugli scopi dell’insegnamento, sull’importanza dell’intuizione e sul rigore, propone un approccio innovativo alla formazione degli insegnanti, legato da un lato al suo modo peculiare di fare ricerca e frutto, dall'altro, di un attento esame delle recenti riforme e delle problematiche didattiche dibattute in Europa.
Corrado Segre (Saluzzo 1863-Torino 1924), leader della Scuola italiana di geometria, ricoprì presso l’università di Torino la cattedra di Geometria superiore dal 1888 fino alla morte, e la carica di preside della facoltà di Scienze dal 1909-10 al 1915-16. Sotto la sua guida, fra il 1891 e il 1912, prese avvio a Torino la Scuola italiana di geometria algebrica che annoverava matematici di alto livello fra i quali G. Castelnuovo, F. Enriques, F. Severi e G. Fano, e che portò l'Italia ad assumere una posizione di primo piano (führende Stellung) sulla scena internazionale. La sua attività scientifica si esplicò in varie direzioni e in ciascuna di esse egli aprì nuove strade: la geometria proiettiva iperspaziale e i suoi fondamenti, la geometria birazionale, la geometria numerativa, la geometria proiettiva differenziale degli iperspazi e la geometria proiettiva nel campo complesso. Il corposo articolo Mehrdimensionale Räume (1921) per la Encyklopädie der Mathematischen Wissenschaften, sugli spazi a più dimensioni, è un modello di chiarezza e di eleganza.