• Collezione: Centro "Luigi Bobbio" per la ricerca sociale pubblica e applicata

La scelta dell'Università. Chi e perché si iscrive a UniTo

Il working paper presenta i principali risultati di un’indagine con questiona rio che ha coinvolto le matricole dell’Università degli Studi di Torino per l’anno accademico 2022/2023. Il questionario è stato compilato da un totale di 22.841 persone. Nello specifico, le nuove iscrizioni comprendono 14.906 matricole ai corsi di laurea triennale, 2.108 alle lauree magistrali a ciclo unico e 5.827 alle lauree magistrali. Circa il 60% delle matricole è di genere femminile. Dopo un’accurata pulizia dei dati, è stato selezionato un campione di 15.570 casi, su cui si concentrano le analisi di questo rapporto. Una particolare attenzione è stata riservata ai dati delle matricole del dipartimento Culture, Politica e Società. Tra i risultati più rilevanti emersi dall’analisi vi è una significativa differenza di genere nei percorsi di studio: il 77% delle studentesse proviene dall’istruzione liceale, rispetto al 63% degli studenti maschi. Tra i maschi, la maggioranza ha conseguito il diploma di maturità scientifica (41% contro il 25% delle femmine) o un diploma di istruzione tecnica, settore tecnologico (17% contro appena il 3% delle femmine). Il percorso scolastico pregresso, che risulta a sua volta associato allo status socio-economico delle famiglie, condiziona in parte la scelta del corso di laurea, limitando la partecipazione femminile in alcune categorie di corsi di laurea delle discipline STEM. Al contrario, si osserva un forte squilibrio di genere nei corsi di laurea in ambiti come educazione, formazione e servizi sociali e socio-sanitari, caratterizzati da una scarsa partecipazione maschile. Tra i fattori più rilevanti che hanno guidato le matricole a scegliere proprio l’ateneo torinese emergono ragioni legate all’offerta di corsi di studio dell’Università di Torino, che è ritenuta attraente (il 66% è molto d’accordo con tale affermazione) e comprensiva di programmi internazionali come Erasmus, tirocini all’estero o doppie lauree (54%). Tra le altre motivazioni, che trovano consenso fra circa la metà del campione si distinguono, l’interesse per la città di Torino (50%) e l’apprezzamento dell’ateneo, valutato come capace di preparare a migliori opportunità lavorative future (47%, leggermente superiore per le matricole dei corsi magistrali a ciclo unico, a 52%), ma anche dotato di un certo prestigio (44%) e di una buona qualità dei servizi e delle strutture (rispettivamente 44% e 45%, che sale al 50% e 52% fra le matricole delle magistrali a ciclo unico).

Europa d’Oltremare: un atlante delle culture

Questa scheda analizza il territorio delle Canarie ed è parte di Europa d’Oltremare: un Atlante delle culture, realizzato da Arcipelago Europa – Centro di ricerca su Culture, Società e Ambienti nell'Europa d’Oltremare. Europa d’Oltremare: un Atlante delle culture è un progetto di pubblicazione che mira a diffondere la conoscenza degli Oltremare europei ponendo attenzione alle relazioni sociali e agli ambienti, alle peculiarità linguistiche, culturali e istituzionali, alle relazioni interetniche e alle diseguaglianze socioeconomiche, alle forme di autonomia e alle rivendicazioni di sovranità. Si tratta di un atlante socioculturale composto di schede dedicate ai singoli Paesi e Territori d’Oltremare (PTOM) e Regioni Ultraperiferiche (RUP) dell’Unione europea. Le schede sono curate da Arcipelago Europa in collaborazione con docenti, ricercatori, ricercatrici, specialisti e specialiste degli e dagli Oltremare. Nell'ordinamento dell’Unione europea i Paesi e Territori d’Oltremare (PTOM) sono isole associate all'UE in virtù della relazione speciale che intrattengono con uno degli Stati membri (Francia,Danimarca, Regno dei Paesi Bassi). Seppur non indipendenti, i PTOM sono dotati di peculiari forme di autonomia nei confronti degli Stati a cui sono legati. Essi non fanno parte del territorio dell’UE, ma i loro abitanti sono cittadini europei e partecipano alle elezioni europee. Le Regioni Ultraperiferiche (RUP), invece, fanno parte dell’UE, in quanto parte integrante del territorio di uno degli Stati membri (Spagna, Portogallo, Francia). Vi si applicano pienamente il diritto nazionale e quello comunitario.