• Collezione: Centro "Luigi Bobbio" per la ricerca sociale pubblica e applicata

Universi-DaD. Gli accademici italiani e la didattica a distanza durante l'emergenza Covid-19

Durante l’emergenza Covid-19, le Università italiane hanno assicurato la continuità della funzione formativa svolgendo la loro didattica “a distanza” (DaD). Come hanno vissuto quest’esperienza i professori e i ricercatori impegnati in prima linea nell’insegnamento? È andato davvero tutto bene? E, soprattutto, finita l’emergenza, che cosa rimarrà di quanto appreso da questa esperienza? È possibile trarne alcuni insegnamenti che possano migliorare la didattica di quella che sarà la “nuova normalità della vita universitaria”? Per rispondere a queste domande, nel mese di giugno 2020 è stata condotta una ricerca nazionale sulla didattica fatta durante il semestre dell’emergenza. È stato intervistato un campione di 3.398 professori e ricercatori delle università statali che hanno risposto ad un articolato questionario online. Ecco una breve sintesi di quanto hanno detto. Non è andata male, anzi . . .

LO SVILUPPO POSSIBILE: Il ruolo delle PMI nella società e nell'economia del Piemonte

La ricerca nata dalla collaborazione con «Piccola Industria – Unione industriale Torino» ha realizzato un’ampia indagine sull’opinione pubblica regionale e nazionale, sul tema del modello di sviluppo piemontese. La survey è stata focalizzata su 4 assi tematici: 1) le potenzialità e le criticità del modello di sviluppo del Piemonte; 2) il ruolo delle imprese e degli imprenditori; 3) il ruolo del lavoro; 4) il ruolo delle istituzioni e della governance regionale. Lo studio indaga l’esigenza di rilanciare lo sviluppo del Piemonte attraverso una cooperazione tra attori pubblici e privati mirata a produrre progetti e beni collettivi. Una governance territoriale capace di creare “valore comune” sia per i cittadini che per le imprese. Ciò richiede un sistema regionale che sia orientato a sostenere la competitività dell’economia e la coesione della società, attraverso la formazione, la ricerca, le infrastrutture e le politiche sociali; ma anche imprese che siano pienamente consapevoli dei loro legami territoriali e delle loro responsabilità nei confronti dell’ambiente e delle comunità locali.