Canarie

Questa scheda analizza il territorio delle Canarie ed è parte di Europa d’Oltremare: un Atlante delle culture, realizzato da Arcipelago Europa – Centro di ricerca su Culture, Società e Ambienti nell'Europa d’Oltremare. Europa d’Oltremare: un Atlante delle culture è un progetto di pubblicazione che mira a diffondere la conoscenza degli Oltremare europei ponendo attenzione alle relazioni sociali e agli ambienti, alle peculiarità linguistiche, culturali e istituzionali, alle relazioni interetniche e alle diseguaglianze socioeconomiche, alle forme di autonomia e alle rivendicazioni di sovranità. Si tratta di un atlante socioculturale composto di schede dedicate ai singoli Paesi e Territori d’Oltremare (PTOM) e Regioni Ultraperiferiche (RUP) dell’Unione europea. Le schede sono curate da Arcipelago Europa in collaborazione con docenti, ricercatori, ricercatrici, specialisti e specialiste degli e dagli Oltremare. Nell'ordinamento dell’Unione europea i Paesi e Territori d’Oltremare (PTOM) sono isole associate all'UE in virtù della relazione speciale che intrattengono con uno degli Stati membri (Francia, Danimarca, Regno dei Paesi Bassi). Seppur non indipendenti, i PTOM sono dotati di peculiari forme di autonomia nei confronti degli Stati a cui sono legati. Essi non fanno parte del territorio dell’UE, ma i loro abitanti sono cittadini europei e partecipano alle elezioni europee. Le Regioni Ultraperiferiche (RUP), invece, fanno parte dell’UE, in quanto parte integrante del territorio di uno degli Stati membri (Spagna, Portogallo, Francia). Vi si applicano pienamente il diritto nazionale e quello comunitario.

L’Unione europea nel XXI secolo. Profili e prospettive dell’integrazione europea

Il numero speciale monografico si propone di riflettere su alcuni aspetti della natura dell’Unione europea, ponendola in relazione con le crisi interne e internazionali che hanno condizionano il processo di integrazione. Partendo dall’attualità di questo dibattito, il volume si sofferma sugli sviluppi di alcune politiche, sottolineando come le crisi talvolta offrano l’opportunità di ripensare e rivedere il processo nella prospettiva di rilanciare il progetto politico europeo alla luce delle nuove sfide globali.

Il principio di legalità delle sanzioni 'penali' in una prospettiva costituzionale nazionale ed europea

Il volume si propone di indagare, in una prospettiva costituzionalistica, il contributo della giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo e della Corte di giustizia dell’Unione europea all’emergere di concezioni sostanzialistiche del principio di legalità delle sanzioni punitive. L’accoglimento di simili concezioni apre nuovi spazi alle giurisdizioni nazionali contribuendo a un loro “rafforzamento”, epifenomeno di una generale dinamica in atto. La tendenza, in apparenza priva di confini definiti, può essere circoscritta tramite l’individuazione di vincoli metodologici che debbono correlarsi all’esercizio di funzioni giurisdizionali, nel raffronto fra lo statuto garantistico della ‘materia penale’ e le peculiarità delle singole vicende sanzionatorie. Tali vincoli derivano dall’adozione di canoni ermeneutici confacenti a diritti di matrice giurisprudenziale e dal coordinamento fra i livelli che compongono l’attuale sistema integrato di protezione dei diritti fondamentali.

Salute e salvezza: dispositivi, pratiche e discorsi nell’Italia
contemporanea

Questo volume esplora, seppure in modo preliminare, i confini porosi e mutevoli tra sacro e salute nell’Italia contemporanea. Tradizionalmente concepito in opposizione strutturale al profano o al secolare, il sacro oggi si presenta sempre più ibridato – se non addirittura ridefinito – da logiche pratico-discorsive legate alla salute. Lo studio sociologico di questo “nuovo sacro”, in linea con “lo studio della spiritualità contemporanea nell’Italia cattolica”, “rivela il rapporto dialettico che lega il religioso, lo spirituale e il secolare”. All’interno di questa dialettica, il volume si concentra su quelle “esperienze di sacro che non sono collocabili stabilmente in un ambito distinto e separato dal secolare, ma che sconfinano continuamente tra le molteplici sfere laiche della società, combinandosi in modo eclettico e innovativo con fonti di significato e linguaggi eterogenei” (Palmisano 2025, p. 44).2 Più precisamente, la tesi proposta nelle pagine seguenti è che, tra le varie sfere laiche della società, sia proprio la salute a giocare oggi un ruolo privilegiato nel definire sia i confini sia i tratti distintivi del sacro contemporaneo.

Vulvas at Play: Co-constructing Knowledge and Awareness about Pelvic-vulvar Pain

This paper presents a case study of action research through the “V-Days project” (“Vulvar Dialogues about Youth and Sexuality”), a multidisciplinary initiative led by a team of the University of Turin. The project aimed to foster dialogue and raise awareness about vulvar and pelvic pain, engaging both the general adult population and students aged 17-20 through participatory and gamified educational activities. The V-Days initiative is rooted in interdisciplinary collaboration, involving experts from sociology, molecular biology, linguistics, psychology, anthropology, geography and health sciences. The project team, supported by university student volunteers, designed and tested a series of board games, the “Vulva Games”, as interactive tools to promote knowledge and challenge taboos surrounding genital and sexual health. These games were first publicly tested during Unight, an international public engagement event, allowing researchers to assess their impact in fostering open discussions. The paper explores the theoretical frameworks underlying the project, combining action research, citizen science, and gamification. It highlights how participatory methodologies can empower individuals by bridging expert and embodied knowledge, fostering a collective understanding of pelvic-vulvar pain conditions like vulvodynia and endometriosis. By integrating bio-medical expertise with lived experiences and activism, V-Days contributes to breaking the stigma surrounding these topics. The results emphasize the role of play-based learning in engaging diverse audiences, demonstrating how gamification can facilitate discussions on sensitive topics and promote an inclusive approach to sexual health education.

La ragione nella storia

Il volume si propone di indagare uno dei concetti più ricchi e stratificati della tradizione filosofica: la ragione, considerata non solo come facoltà dell’intelletto, ma come forza dinamica e principio storico. Il testo nasce da un progetto collettivo avviato in occasione del convegno tenutosi a Foggia nel marzo 2023, a cui si sono aggiunti contributi sviluppati nell’ambito di progetti di ricerca PRIN, con l’intento di ampliare e diversificare le prospettive sul tema. Attraverso un approccio interdisciplinare e interculturale, il volume raccoglie saggi che analizzano il concetto di ragione in contesti filosofici differenti: dal pensiero greco-classico al Medioevo cristiano e islamico, dalla modernità cartesiana e kantiana alla critica contemporanea, fino ad ambiti meno convenzionali come le pratiche alchemiche. La raccolta mette in luce tanto la fiducia nella razionalità come motore del progresso umano, quanto le sue contraddizioni storiche, le ambiguità epistemologiche e i suoi limiti etico-politici. Particolare attenzione è dedicata alla tensione tra ragione e storia: da un lato, la ragione come guida evolutiva dell’umanità; dall’altro, la storia come banco di prova della sua efficacia, ma anche come spazio di crisi e di trasformazione. Questo confronto attraversa i contributi, offrendo una visione sfaccettata e critica di un concetto che resta centrale nella comprensione della condizione umana. The volume aims to investigate one of the most layered and pivotal concepts in the philosophical tradition: reason, understood not only as an intellectual faculty but also as a historical force and organizing principle. The book stems from a shared intellectual project initiated at the conference held in Foggia in March 2023, later enriched by contributions developed within PRIN research programs, with the goal of expanding and deepening the inquiry into the theme. Adopting an interdisciplinary and intercultural lens, the volume gathers essays that explore the concept of reason across different philosophical contexts: from classical Greek thought to Christian and Islamic medieval philosophy, from Cartesian and Kantian modernity to contemporary critiques, including lesser-studied fields such as alchemical practices. The collection highlights both the faith in rationality as a driver of human progress and its historical contradictions, epistemological ambiguities, and ethical-political limitations. A central focus lies on the tension between reason and history: on one hand, reason as a guiding force in human development; on the other, history as a testing ground for its validity, as well as a domain of crisis and transformation. This dialectic permeates the volume, offering a multifaceted and critical understanding of a concept that remains central to the human condition.