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- Collezione: Anejos de Artifara
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Rappresentazioni del limite. Passaggi del fantastico tra letteratura e cinema.
(Atti del Convegno Internazionale, Torino 19-20 novembre 2015)
Los artículos que se recogen en este número 1 de los Anejos de Artifara se presentaron en ocasión del I Coloquio Internacional Representaciones del límite. Pasajes de lo fantástico entre literatura y cine, que se desarrolló en Turín el 19 y 20 de noviembre de 2015, organizado por la Cátedra de Lengua y Literatura Hispa-noamericana del Dipartimento di Studi Umanistici de la Universidad de Turín y el SAL-CRIMIC (Séminaire Amérique Latine del Centre de Recherches Inter-disciplinaire) de la Sorbonne-Universitè de Paris, en el marco del proyecto "Lo fantástico en las artes visuales y/o el cine".
La Zucca del Doni en Spañol
Transcripción de la edición según el ejemplar de la Biblioteca Estense de Modena signatura α H 11.22.
Venecia, Marcolini, 1551
La ninfa-pastora y sus variaciones de género y encuadre. Una baraja erógena desde la pastorela a Jáuregui
Un recorrido literario tras una pastora-ninfa, a veces amorosa y a veces huidiza, desde Cavalcanti a Juan de Jáuregui, pasando por Parabosco, Figueroa, Barahona de Soto y Góngora; trayectoria en la que, dada la multiplicada hibridación y las variadas formas que adquiere la pastoral, en una diacronía de dificilísimo y controvertido debate sobre prelaciones y derivaciones, resulta más útil y de mayor rendimiento el proceder que atiende a la variabilidad exponencial de una poética. O lo que es igual: entrelazar la lectura de los textos a manera de documenta para ver hasta qué punto se eslabonan en una cadena de significado y representación, tematológica y simbólica.
Estudios de literatura del Siglo de Oro
En Estudios de literatura del Siglo de Oro se reúne una colectánea de ocho trabajos de naturaleza dispar escrita y, en su mayoría, publicada a lo largo del último decenio. No obstante su heterogeneidad y variedad, el volumen tiene el denominador común tanto del género, el artículo académico o la “monografía breve” –aunque haya alguna que, por no avenirse bien con el precepto de la concisión, parezca sobrarle el adjetivo–, como el tema, la literatura española de los siglos XVI y XVII enfocada desde diversos ángulos, que se señalan en los cuatro apartados en que se dispone.
Cuatro corazones con freno y marcha atrás. Quattro cuori col freno e in retromarcia.
Enrique Jardiel Poncela (1901-1952), uno dei drammaturghi spagnoli dell’«altra Generazione del ‘27», ottenne in vita solo una fama relativa come commediografo facile per il grande pubblico alla ricerca di un divertimento superficiale. Solo molti anni dopo la sua scomparsa la critica è riuscita a rivalutare un teatro di parola che proponeva alla scena spagnola dell’epoca una sfida di rinnovamento basata su una nuova concezione di umorismo e di inverosimile. Il teatro per l’autore doveva presentare allo spettatore una realtà il più possibile diversa da quella del mondo extrascenico, quanto più diversa tanto più inverosimile e quanto più inverosimile tanto più vicina a «quello che deve essere il teatro». Cuatro corazones con freno y marcha atrás si colloca tra le opere teatrali di Jardiel Poncela che meglio ne hanno rappresentato la teoria drammatica e che con maggiore evidenza si sono allineate a quella «estética de lo inverosímil» promossa dal drammaturgo. Ancora oggi questa inverosimiglianza, presentata con apparente leggerezza e grande cura linguistica, riesce a strapparci un sorriso, anche nell’attenta e accurata traduzione italiana di Carlotta Paratore, Ricercatrice di Lingua e traduzione spagnola nel Dipartimento di Lingue, letterature e culture straniere dell’Università degli Studi Roma Tre.
Si ringraziano gli eredi di Enrique Jardiel Poncela, in particolare Enrique Gallud Jardiel in qualità di rappresentante, per aver concesso l’autorizzazione a pubblicare questo lavoro.
Comedia muy ejemplar de la Marquesa de Salucia, llamada Griselda
La Comedia muy ejemplar de la Marquesa de Salucia, llamada Griselda, databile intorno al 1570, è il primo adattamento drammatico della novella X 10 del Decameron di Boccaccio in area iberica, e si caratterizza per prendere spunto piuttosto che dalla versione latina di Petrarca, come è normale in tutta Europa, dalla traduzione castigliana del riassunto incluso da Foresti nel suo Supplementum chronicarum, traduzione realizzata da Vinyoles agli inizi del Cinquecento. Qui offriamo il testo ammodernato dell'unica copia esistente (Madrid, 1603) con qualche ipotesi sulla possibile identità del suo autore, l'único poeta y representante, Navarro, insieme al suo intertesto: la menzionata traduzione di Vinyoles, ammodernata pure a partire dell'edizione della Suma (Valencia, 1510).
"En el centro de Europa están conspirando". Homenaje a Jorge Luis Borges
Trentadue anni dopo la pubblicazione di Los conjurados di Jorge Luis Borges, gli ispanisti svizzeri resero omaggio allo scrittore argentino in una delle sue 'patrie' d’adozione, Ginevra, con la fondazione della "Società Svizzera di Amici di Borges" e con la celebrazione del primo colloquio di questa società, al quale parteciparono professori di Zurigo, Ginevra, Neuchâtel e Berna. Questo volume contiene sette degli interventi presentati nel colloquio, i cui autori ci offrono nuovi dati intertestuali, di interpretazione e di ricezione di Borges, confermando e arricchendo così la già abbondantissima letteratura critica sull'opera del più grande degli scrittori senza Premio Nobel del XX secolo.